La speranza, esattamente, cos’è? Possiamo trovarne varie definizioni e non riusciremmo mai ad essere esaustivi nel riportarle: una luce che resiste nel buio; un ramo a cui aggrapparsi mentre le rapide ci portano via; il rinnovarsi del proprio approccio al mondo; un modo di guardare fuori dalla finestra e vivere la propria giornata…
Sulla speranza mi sono concentrato moltissimo, sia con la mia tesi di specializzazione, sia con i diversi approcci e metodi che propongo alle persone che si rivolgono a me.
Credo che tra gli obiettivi della psicoterapia ci sia anche di creare uno spazio in cui la speranza possa rigenerarsi. Il mio – il nostro ruolo – in questo caso è quello di accompagnare il paziente alla ricerca delle cause che hanno generato la perdita, o che non hanno consentito di sperimentare quella fiducia di base che genera speranza ed è speranza essa stessa.
Talvolta le onde alte della disperazione travolgono le nostre vite. In quel momento sarà la fiducia di base del terapeuta a tenere in vita il percorso di cura, anche se dovesse utilizzare quella “disperazione simulata, che in realtà è una prevenzione piena di speranza” come dice James Hillman.